mercoledì 7 marzo 2012

Uno sciopero molto speciale

Loris Campetti - Il Manifesto 6.3.2012
Lo sciopero di venerdì a Roma indetto dalla Fiom non riguarda solo i metalmeccanici, ma l'intero paese: stanno cancellando un sindacato, espellendolo dalle fabbriche. Oggi tocca a loro, e domani a chi? Intanto il Pd ha l'alibi no Tav.

Provate a immaginare un'elezione politica in cui i cittadini fossero liberi di votare soltanto per i partiti che hanno sottoscritto un impegno a sostenere Mario Monti e qualunque decisione della troika. Non sarebbe un'elezione ma una truffa. Peggio ancora, provate a pensare se le elezioni dei parlamentari fossero sostituite dalla nomina di onorevoli di fiducia decisa dai partiti sottoscrittori del patto. Più che una truffa, sarebbe la fine della democrazia.
Ebbene, è quel che succede nelle fabbriche Fiat dove alla Fiom è impedito di svolgere attività sindacale perché colpevole di non aver sottoscritto un contratto aziendale che cancella il contratto nazionale dei metalmeccanici. Così si brucia un pezzo essenziale di democrazia, pur sospesa come quella italiana. È per questo che lo sciopero generale di venerdì prossimo indetto dalla Fiom e che porterà in piazza a Roma centinaia di migliaia di persone non riguarda soltanto i lavoratori Fiat o i metalmeccanici, ma l'intero paese.
In un contesto politico generale segnato dalla «sospensione della democrazia» e in un contesto sociale segnato dalla disoccupazione e dalla precarietà di massa, dalla crescita delle diseguaglianze, dal tentativo di ridurre le battaglie democratiche a questioni di ordine pubblico come in Val di Susa, la giornata di venerdì sarà un termometro per misurare la febbre e gli anticorpi del paese.
Rompere l'accerchiamento è la prima mossa per contrastare i piani dell'avversario e al tempo stesso le bugie e i silenzi della politica. Stanno tentando di cancellare la Fiom, tagliandole i viveri e ricattando chi aspetta di essere richiamato al lavoro, dove la condizione imposta da Marchionne ai lavoratori di Pomigliano per essere riassunti è che strappino quella maledetta tessera. Neanche negli anni Cinquanta i padroni si muovevano con tanta sfacciataggine. Oggi tocca alla Fiom, e domani? .. (segue)

5 commenti:

  1. è tutta colpa degli avvocati, ce ne sono troppi in italia.
    Convertitevi, abbracciate l'islam, almeno i ladri ed i corrotti ricchi verrebbero puniti col taglio della mano
    (però non ne sono molto sicuro)

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  2. questa è pura discriminazione. non è altro. ciao amica mia :-) spero di passare a commentare sempre più spesso su questo blog :-) grazie del tuo passaggio ;-)
    ecology23

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  3. @ Fra
    sai i monchi in giro e gli affari per i fabbricatori di protesi?

    @ Ecology
    grazie e..torna tra noi! ;)

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  4. L'imprenditoria italiana sta dimostrando quanto vale. Ha portato lavoro e sviluppo dal dopoguerra poggiandosi soprattutto sugli incentivi statali; ma appena, da un ventennio, questi si sono gradualmente ridotti, tutto si è fermato, chiudendo sedi a destra e manca.

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  5. Auguri a te e a tutte le donne.
    Un abbraccio e pensieri felici.
    Piero

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