martedì 13 novembre 2012

Acqua: all'ACEA ci sono o ci fanno?

Scusate se continuo coi miei post terra-terra senza voli pindarici politici, magari sull'exploit dei candidati del PD ieri sera o sulle ultime dichiarazioni dei fratelli De Rege Alfano e Berlusconi. L'input oggi mi viene da un avviso letto in bacheca dal portiere da parte dell'ACEA (Azienda Comunale Elettricità e Acque, anch'essa S.p.A. dal 1998..). In poche parole, si invita la cittadinanza a risparmiare acqua ed ad evitarne gli sprechi, fornendo alcuni consigli in merito (dei quali un elenco completo è qui) che personalmente già cerco da un bel po' di mettere in pratica.
Questo perché credo che se l'acqua viene già indicata come oro blu - e non a caso la speculazione ci si è buttata sopra - non sprecarla dovrebbe essere dovere preciso di tutti gli adulti e ragazzi in grado di intendere e di volere.
Bene. Ora, penso che chiunque sia stato a Roma abbia visto una di quelle fontanelle dette affettuosamente 'nasoni' che danno acqua da bere buona e fresca a tutti. Sempre. Voglio dire che buttano 24h su 24. Quanti litri usciranno fuori giornalmente? Non lo so, non riesco a fare il calcolo. Tantissimi comunque, se proprio l'ACEA ha fatto un inventario dei nasoni e fornisce addirittura la piantina per il I municipio (corrispondente al centro storico)..: solo qui sono 200!  Sono molto stranita, anche perché anni fa vennero messe delle apposite manopole per consentire a chi doveva bere di aprire o chiudere il flusso. Ora quelle manopole o non funzionano o sono state addirittura tolte. E a me vengono a chiedere di lavarmi i denti col rubinetto chiuso. Aiutatemi..

7 commenti:

  1. il nasone ha motivazioni storiche, un'elargizione caritatevole, veniva installato non appena spontaneamente si aggregavano case che poi si trasformavano in borgate e questo perchè non tutti avevano i soldi per allacciarsi alla condotta dell'acqua.
    In alcune zone ne piazzavano molti per bilanciare anche l'aumento della pressione che i notte poteva anche arrivare a 20 o 30 atmosfere, specie ai piani bassi con possibilità di rotture alle tubazioni.
    Oggi quelli che vedi sono lì per ragioni storiche, per i turisti, per chi avendo il grano veramente abita a roma (entro le mura) qui da me son quasi tutti sigillati.

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  2. grazie per l'info Fra,
    a me qualcuno aveva detto anche che si lasciavano aperte per evitare che i topi salissero fuori(che forse un po' di verità c'è pure..), ma ti assicuro che ci sono anche da me che è periferia.. e magari sono chiuse proprio quelle vicino alle scuole dove i ragazzi uscendo una sorsata se la ferebbero pure e invece..
    ciao

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  3. Se la goccia d'acqua dicesse: non è una goccia d'acqua che può fare un fiume... non ci sarebbe l'oceano. (Michel Quoist) ;-)
    Un abbraccio e pensieri felici.

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  4. Nei miei giri in bici ne trovo un sacco di fontanelle, e noto che rispetto ad anni prima, molte sono chiuse da un rubinetto (mentre prima si faceva scorrere ... però se trovavo un rubinetto aperto io lo chiudevo). Anche questo un segno dei tempi. Interessante la storia dei nasoni, che dalle mie parti non ci sono (o pochi).

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  5. A Torino li chiamano Toret perchè al posto del nasone c'è la testa di un toro, ma la situazione è sempre la stessa descritta da te...

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  6. Gemisto
    Alligatore
    Ecology
    Farfalla

    grazie, è bello condividere anche solo le notizie da altre città. :)

    Ho appena scritto una lettera al preesidente di Acea, c.c. Alemanno.. se mi arriva una risposta la pubblico..

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