martedì 10 dicembre 2013

La polizia che cala i caschi e di cui non sappiamo niente

                                                        (Lorenzo Guadagnucci)

I gesti distensivi compiuti da molti agenti davanti al movimento dei forconi è stato interpretato in vari modi. Solidarietà con i manifestanti, semplice cessazione del servizio, simpatia con una protesta giudicata destrorsa. Ogni spiegazione è possibile perché non sappiamo quasi nulla di quel che avviene nelle caserme, di qual è il clima culturale che vi si respira. Intanto il capo della polizia chiede semplificazioni e giudica superata la riforma democratica del 1981.
A leggere i commenti al caso dei poliziotti che in diverse città si sono tolti il casco di fronte ai partecipanti alle proteste del cosiddetto movimento dei forconi, si capisce che la questione polizia in Italia è caratterizzata da un altissimo livello di opacità. Sappiamo così poco di quel che realmente avviene dentro le caserme, di che cosa pensano gli agenti e soprattutto i loro capi e alti dirigenti; abbiamo una conoscenza così approssimativa del clima culturale che si respira in quei luoghi chiusi, che ogni spiegazione è possibile.

La gerarchia - dai questori in su - spiega l'inedito comportamento minimizzando: tutto sarebbe avvenuto perché erano cessate le esigenze d'intervento e su precisa indicazione dei comandanti.

Altri osservatori - compresi alcuni sindacati di polizia (Siulp) - dicono che il gesto aveva un preciso significato di solidarietà con i manifestanti e con le loro ragioni. Altri sindacati di polizia (Siap, Silp, Funzionari) negano che ci sia stato un intento simile, parlano di strumentalizzazione e si rifanno alla versione ufficiale dei questori.

Beppe Grillo ha accolto il gesto di distensione con grande favore, parlando di poliziotti che provengono del popolo e arrivando ad arringarli contro i politici (la casta) con un'accorata lettera aperta. Una presa di posizione che ha suscitato la reazione sdegnata di vari dirigenti politici (Lupi, Vendola, Boldrini, Morani), preoccupati che così si getti la classica benzina sull'altrettanto classico (e sconosciuto) fuoco.. .. (segue)

11 commenti:

  1. ad esempio sappiamo che nei paesi totalitari tutte le persone in divisa hanno retribuzioni superiori alla media e qui da noios in thaja, non sono di certo riconducibili al contratto di lavoro dei metalmeccanici.
    Per non parlare poi dei loro caporioni che abbuscano tutti più di obama, magari per venirci a leggere le previsioni del tempo in televisione.
    Patetico ieri quell'appello di Beppe ai caporioni, piuttosto che ai manipolatori di manganello.
    Quelli di certo nemmeno si chiedono da dove vengono i soldi che percepiscono a fine mese, mentre obama ne è di molto cosciente ed è per questo che lo hanno rieletto.
    A ciascuno il suo

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  2. oddio .. quanta strada hanno fatto certi "comunisti" che oggi invocano alla loro sicurezza i già odiati tutori dell'ordine...poi mi viene in mente anche pasolini, per quelle sue tanto discusse, ma vere, affermazioni nel '68... a me questo mi è sembrato un gesto bello, di solidarietà, o quantomeno una dichiarazione tipo : "non abbiamo paura e non vogliamo farvi paura, siamo nella stessa barca"... però io esagero in ottimismo...

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  3. ... dal punto di vista operativo, i poliziotti non devono togliersi i caschi e le protezioni in generale finché le operazioni non sono concluse. Anche con temperature elevate e sotto il sole diretto mai e poi mai devono togliere l'elmetto.
    Quindi, perché mai hanno sentito la necessità di farlo in presenza dei manifestanti?

    Camosciobianco

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  4. @ Camoscio
    concordo.. eppure questa volta, guarda caso, se li sono tolti
    le dichiarazioni di un loro rappresentante sindacale

    http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/12/10/forconi-agente-sfilarsi-casco-facciamo-anche-con-notav/257557/

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  5. @ Nellabrezza

    citi Pasolini.. allora Robecchi si è sbagliato ;)

    http://www.alessandrorobecchi.it/

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  6. @ Fra

    Grillo se galoppa, come sembra stia facendo, questo movimento per me è un irresponsabile!
    (sul berluska che voleva incontrare i forconi poi ha rinunciato è meglio che mi taccia..I)

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  7. aggiungo infine alle mie perplessità anche la lettera al poliziotto dell'operaio di Pomigliano...

    http://passatorecortese.iobloggo.com/

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  8. Grillo galopperebbe qualunque movimento, dai No Tav ai forconi con le frange neo naziste. Tutto fa brodo per urlare, inveire e offendere. Mai per proporre o realizzare, altrimenti la sua funzione finirebbe.

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  9. Grillo è Grillo, non si smentisce mai ma si contraddice sempre

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  10. Visti i tempi ragazzi la trovo una fortuna che si calano solo i caschi. A volte, nell'interno delle loro caserme, si calano anche qualcos'altro. Il clima culturale che si respira? Mah, conoscendo alcune donne sposate con militari, poliziotti e via dicendo l'impressione e che soffrono, soffrono e soffrono. Appunto, secondo il mio parere, penso più a un clima totalitario . Buon fine settimana Giò. Ps: Grillo? Una delusione infinita

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  11. @ Pyperita
    @ Luigi
    Grillo sta facendo cadere le braccia anche a me che pure all'inizio lo seguivo.. le intenzioni iniziali erano (e sono ancora penso) buone, ma non si può aizzare la piazza senza sapere dove tutto può andare a parare.. molto rischioso fare sempre di tutta l'erba un fascio

    @ Primo
    sicuramente si arruolano anche ragazzi che altrimenti non avrebbero un lavoro, ma pure anche tanti con un'indola portata alla violenza.. e i loro capi ci mettono il resto. Obbedire obbedire anche se non si è d'accordo.
    Stiamo in campana.

    Buona domenica a tutti/e!

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