venerdì 6 giugno 2014

Quei NO che vedono più lontano degli altri


I primi ho cominciato a conoscerli nel 2006 dal blog di Beppe Grillo, erano i NO PONTE contrari alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina: avevano torto?.......
Poi vennero i NO TAV della Valsusa: ancora oggi ci sono persone a giudizio (ultima Erri De Luca, ditemi voi ....) ma sono personalmente convinta che l'inutile e dispendiosa Tav alla fine non si farà (PD favorevole..). Poi sempre da Grillo i NO EXPO: a Milano: avevano torto?..... e i NO DAL MOLIN a Vicenza contrari alla megabase militare Usa vicina alle ville del Palladio.. sindaci e presidenti di Regione leghisti e di destra prostrati lingua a terra... Più recenti i NO MUOS in Sicilia, ancora di mezzo gli interessi militari americani, prioritari rispetto alla salute di chi vive sotto le mega antenne....
Infine i NO MOSE, il video è del 2007.... avevano torto?.......
Penso bisognerebbe piuttosto ringraziare queste persone-NO che difendono il loro territorio ma non solo loro, che si mobilitano, informano, rischiano, prendono botte e subiscono processi prima che i SI divorino tutto..


14 commenti:

  1. Si ringrazi sempre chi ha ancora il coraggio di rischiare del suo, al di là delle opinioni personali.
    Ciao, Paola.

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  2. chissà se qualcuno ricorda
    No milk today
    https://www.youtube.com/watch?v=32bVUFshSAo&feature=kp

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  3. ... quello che i diversi scandali, usciti di recente (in ordine cronologico: MPS, ILVA, EXPO2015 e MOSE) mettono in evidenza è l'assoluta assenza di controlli. Zero, nada, niente di niente. Eppure, tra leggi e regolamenti vari, mai come ora qualunque lavoro pubblico è sottoposto dalla nascita alla conclusione ad un "continuum" di verifiche e controlli. Verifiche e controlli che rimangono però lettera morta, ovvero limitati ad aspetti formali e non sostanziali. Come ho già scritto altre volte, in Italia abbiamo cancellato il verbo "controllare" dal vocabolario comune ... e i risultati sono lì, sotto gli occhi di tutti. Almeno, per chi non ha le fette di salame sugli occhi.

    Camosciobianco

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  4. Italia devastata dalle famigerate grandi opere, sia dal punto di vista della corruzione che dell'ambiente

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  5. Quei NO che fanno bene alla Democrazia e all'Ambiente.

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  6. Fanno bene ma non sono utili. Quanti No si sono trasformati in una negazione di una qualsiasi infrastruttura sbagliata? Troppi interessi e tangenti per poterli fermare.

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  7. Secondo me i NO a prescindere fanno male perchè bloccano il Paese e l'economia. I NO dovrebbero essere alla corruzione non all'opera in se.

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  8. solo i NO non bastano, siamo capaci tutti a dire che fa tutto schifo...
    proporre mai???

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  9. per fortuna che oltre ai no c'è in Italia una magistratura che funziona e ogni tanto (dempre negli ultimi tempi) gli intrallazzari le becca. Speriamo solo che incomincino anche a PUNIRLI seriamente

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  10. Il problema è anche la corruzione diffusa. Il no alle grande opere dovrebbe essere forte e chiaro anche se non ci fossero i corrotti, perché sono comunque quasi sempre opere inutili, costose, e impattanti per l'ambiente. In più c'è che in Italia si trasformano in vergognoso strumento di arricchimento per la classe politica e imprenditoriale che ruba a man bassa. Ma la corruzione permea quasi tutti i settori della società: lo scandalo di ieri della carne bovina tocca anche piccoli funzionari e veterinari che guadagnavano a scapito della salute dei concittadini. Chi dice no alle grandi opere, deve vigilare anche su ciò che accade intorno a sé...

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  11. Tanti no, ma - per esempio - esiste ancora la società che fu costituita per la realizzazione del ponte sullo stretto con tanto di presidente, amministratore delegato, dirigenti e .. dipendenti. Quanti soldi sprecati che potrebbero essere meglio utilizzati e se non sapessero ... beh ... segnalo il mio conto, trasparente ed ovviamente in italia e non "all'insaputa", ma perfettamente consapevole di riceverli.

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