sabato 27 settembre 2014

Italy in a day


Oggi, dopo il pomeriggio passato a sfilare in centro coi palestinesi e i tanti di Roma e fuori Roma venuti a chiedere ancora, sì ancora! la libertà per la Palestina, in una giornata totalmente estiva e i manifestanti che si salutavano e si abbracciavano - una festa più che una manifestazione, alla faccia di chi in buona o cattiva fede assimila tutti i musulmani ai terroristi..  e oggi le forze dell'ordine si sono potute rilassare -  la sera mi sono vista in Rai il film di Gabriele Salvatores.
Un'opera, come noto, di taglio e cucito dei tantissimi filmati ricevuti per raccontare un giorno qualsiasi della nostra italica vita, partendo dall'astronauta che vede più albe di chiunque altro.. al risveglio di chi va a lavorare e di chi non può andarci.. il pianto di un neo-nato in braccio al neo-papà e il medico che all'estero che entra in sala operatoria per salvare un bambino povero con una malformazione, il figlio di una persona anziana che non ricorda il suo nome e perfino l'imprenditore testimone di giustizia.. e così via, fino alla sera, in mezzo a tante bellezze naturali ma soprattutto ad altre belle persone, cioè persone straordinariamente normali o normalmente straordinarie, di ogni età e sesso e condizione. E con tanto di animali ove presenti. Così accanto ai sorrisi ci sono scappate alcune lacrimette di ordinanza, perché a me è il cuore che mi frega. E voi? battete un colpo se ci siete. Qui il trailer, da qualche parte ci sarà anche il film prima o poi, ma quando esce il dvd lo compro perché è da rivedere per rifletterci.  Buona domenica!

6 commenti:

  1. Non l'ho visto, ma chi sa quante volte lo rifaranno! Almeno spero

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  2. Volevo vederlo, invece mi sono dimenticata di registrarlo. Lo rivedo se sta sui rai click

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  3. Redcats, Pyperita
    sì lo ridaranno senz'altro.. l'altra sera ho letto che era al Cinema America (occupato) a Trastevere, presente Salvatores che ha detto pure che restituisce l'Oscar se non lo riaprono.. bravo
    cari saluti a voi!

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  4. ...anoi è il cuore che ci frega.
    Ma che sollievo vedere, constatare, che gli italiani non sono quel becerume che ci vogliono fare credere e che, invece c'è un mondo silenzioso e dignitoso che lotta e spera nel futuro. Grazie a Salvatores per avercelo ricordato e grazie a tutti coloro che hanno condiviso con noi pezzetti della loro vita.

    sheragraziecarancheatte

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  5. Bah, a me non piace questa idea. L'Italia non merita vanti.

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