mercoledì 5 agosto 2015

Un pianeta da nutrire


Ciao, abbiate pazienza, temi un po' pesanti e fa pure caldo ma m'è capitato di sentir alla radio l'articolo di Lester Brown (scrittore ambientalista, ospitato varie volte anche sul blog di Grillo) che secondo me è la chiave per capire non solo quello che già sta succedendo e che ci inquieta non poco (clima, migrazioni, cibo, acqua, energia, guerre ecc.) ma soprattutto quello che sicuramente succederà nei prossimi anni se non prendiamo coscienza, noi e i governi di tutto il mondo. Obama s'è dato una mossa in previsione della conferenza di Parigi, ora vediamo gli altri, compresi noi. Il papa si è dato una mossa prima ancora, cercherò di leggere l'enciclica.
Potete ascoltare l'intervento su Radio Radicale o leggerlo in pdf sul sito dell'Aspen Institute al link a destra.


Un pianeta da nutrire


La scarsità alimentare pone nuove minacce alla sicurezza mondiale. L’agricoltura si deve attrezzare per rimanere al passo con la crescita della popolazione globale, compensando la perdita di suolo fertile. La sfida va oltre le coltivazioni: per evitare il collasso del sistema alimentare servono cambiamenti radicali che riguardano tutta la società e il nostro concetto di sicurezza.



La "Grande Siccità" del 2012, negli Stati Uniti, ha fatto salire i prezzi del mais ai massimi storici; eppure le quotazioni dei prodotti alimentari sul mercato globale, già raddoppiate nel corso dell’ultimo decennio, sono destinate ad aumentare ancora, scatenando così una nuova ondata di rivolte per il cibo.
La penuria del raccolto di mais registrata anche quest’anno non farà che accelerare la transizione dall’era dell’abbondanza e dei surplus a un’era di scarsità cronica. L’impennata dei prezzi alimentari si accompagna a una sempre più intensa competizione internazionale per il controllo della terra e delle risorse idriche.
In questa nuova realtà globale, l’accesso al cibo si sostituisce all’accesso al petrolio quale preoccupazione principale dei governi. Il cibo è il nuovo petrolio, la terra
la terra è il nuovo oro: benvenuti nella nuova geopolitica alimentare.

I NUOVI CARNIVORI.
Per gli americani – che spendono solo il 9% del proprio reddito per il cibo – il prezzo raddoppiato dei prodotti alimentari non è un grosso problema. Per coloro che, invece, impiegano il 50-70% del budget disponibile per la spesa alimentare, è un danno grave. Questi ultimi hanno ben pochi margini di manovra per compensare l’aumento dei prezzi spendendo di più: devono mangiare di meno.
Con i prezzi in aumento, molte delle famiglie più povere del mondo avevano già ridotto i consumi alimentari a un pasto al giorno. Purtroppo, in un’alta percentuale di casi non possono più permettersi neppure quello. Così milioni di nuclei familiari danno ormai per scontato che ogni settimana dovranno trascorrere giornate intere senza cibo.....






8 commenti:

  1. bisognerebbe riequilibrare la ricchezza ridistribuendola perchè ci sono nazioni dove il cibo abbonda e si sprevano le diete e nazioni dove scarseggia e si muore di fame.Bisogna aiutare queste popolazione a sopravvivere dotandoli di tutti gli strumenti necessari.

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  2. se la natura fosse più equa, avrebbe dato anche a me il dono di quei boccoli ed invece son anni ormai che li ho perduti e la calvizie avanza, rendendo il mio viso meno interessante, anzi, addirittura adesso son le donne che si alzano e mi offrono il posto sui mezzi pubblici.
    Per non farla troppo lunga allora ripeterò quello che da sempre, da molto prima dei barconi i miei lettori già sanno:
    comprateve la terra e scavate buncker per proteggere il vostro cibo, ché verranno ad orde affamate e cercheranno de fregavve persino l'ova nel pollaio.
    Per noi matematici il passaggio da 3 miliardi a 6 fa supporre che si passerà da 6 a 12 miliardi di esseri umani, specalmente da quando con la vostra beneficienza e l'invio di medici e medicinali le donne di quei paesi continuano a fare un figlio all'anno e non tutti i caporioni son come i caporioni arabi che pe' contrastare la cosa e senza urtare la suscettibilità religiosa dei loro sudditi hanno ingaggiato gruppi preposti al controllo demografico di nome, isis, al qaeda, al arafia, al stocatz.
    Qui da nojos, come sempre, il bobbolo dei mortidifame verrà abbandonato a se stesso

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  3. Aumennta tutto, tutto scarseggia sempre più, mentre noi siamo sempre più poveri. A volte penso a quanto ci si sentiva benestanti con due milioni al mese e a quanto ci si senta miseri oggi con mille euro!

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  4. Forse l'occidente sta prendendo coscienza con nettissimo ritardo sull'argomento,e con tutte le responsabilità di un paio di secoli di sviluppo che ha creato questo surriscaldamento del pianeta,ma chi glielo va a dire alle economie emergenti orientali che devono rallentare e rivoluzionare i loro sistemi produttivi ed energetici.

    Si Gio,meglio dedicarsi a qualche momento di spensieratezza,abbiamo tutto l'anno per cogliere varie nausee.

    Ciao e buon agosto a te!

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  5. Aumentano gli indigenti e sono sorti nuovi tipi di profughi: quelli che scappano dai disastri ambientali.
    E questa sarebbe l'idea di progresso che l'uomo voleva darsi?!

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  6. In un mondo di "naturofili" un pochino chic come quello di oggi, stranamente non passa il messaggio che la natura non è giusta.
    La natura è potente, bellissima ma isterica.
    Mai andare contro natura!
    S'incazza come la Santanché quando proponi la chiusura delle fabbriche di silicone!
    In natura io voglio i miei spazi.
    In natura nessuno mi deve toccare il panino.
    In natura difendersi è la regola.

    In natura.

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  7. Enio, Fra, Happy, Ivo, Luca, Vetraio
    grazie per i pensieri, passo da voi, un saluto!!

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  8. http://www.erbaviola.com/ricette/linsostenibilita-etica-ed-ecologica-degli-allevamenti
    Ovvero se si mangia meno carne (o per niente) c'è cibo per tutti.
    Ciao!

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