mercoledì 26 dicembre 2012

Natale in carcere

Marco Pannella può starci simpatico o meno, ma non si può negare che stia lottando tenacemente per cambiare le condizioni disumane di sovraffollamento in cui versano tanti detenuti nelle carceri italiane.  Così riporto due articoli come minimo contributo per riflettere, in questi giorni che 'dovrebbero' essere di maggiore serenità per tutti: uno di Adriano Sofri (Repubblica del 24/12), Quei Natali in carcere a contare milioni di passi, uno di Alessandro Bergonzoni, Lo sciopero della paura.
 

11 commenti:

  1. Concordo, più che antipatico sono in disaccordo con lui su tantissime cose (dalle sue idee per la legge elettorale, alle lotte di liberazione nel su del mondo, al suo sfrenato liberismo), come dissento su mille cose del Sofri degli ultimi quarant'anni, ma la questione carcere è fondamentale. Comincerò con il pezzo di Bergonzoni, che mi piace più tra i tre ;)

    RispondiElimina
  2. Il vecchio caprone ha avuto mille volte torto ma stavolta a ragione da vendere. E' una vergogna, per motivi umanitari e anche finanziari se è vero che un carcerato ci costa 250 euro/die.
    Buon Anno e speriamo nel Governo Nuovo, con Bersani capo e Vendola agli affari sociali....

    RispondiElimina
  3. io credo che Pannella stia antipatico a molti, me compreso...ma la sua è una battaglia giusta e sacrosanta, ma come sempre, nessuno lo ascolta..e questo fa rabbia

    RispondiElimina
  4. sì Alli
    l'antipatia (forse direi più allergia :)per M.P. è in parte causata da ragioni di tipo politico, ma anche da un certo egocentrismo suo, che manca o c'è molto meno in altri/e esponenti del suo partito
    ciao

    RispondiElimina
  5. Paolo
    come sopra a Alligatore, direi che i motivi umani sono prevalenti, sfido chiunque a riuscire a vivere degnamente in un cubicolo con altri estranei, pressati, magari malati o in stato di disagio
    (e ci sono anche guardie carcerarie, non solo detenuti, che si sono suicidati).
    Dubito che questo sia un problema in cima ai pensieri di Bersani in questo momento.. forse di Vendola un po' di più
    salutone

    RispondiElimina
  6. Luigi
    diciamo che i Radicali in genere, pur determinanti in varie battaglie per i diritti civili e per il rispetto della legalità (es. firme false Formigoni e regione Lazio), non hanno fatto molto per 'integrarsi' nel 'sistema' (o ci stai dentro o lo combatti), un po' ondivaghi (da Berlusconi al PD) criticando tutti e tutto, facendo il salto della quaglia in alcuni casi (da Rutelli a Capezzone) ecc.
    ciao

    RispondiElimina
  7. Il tuo ultimo commento, cara Paola, è la sintesi perfetta di quel che è stata la "coerenza"(il virgolettato è ironico, sia inteso) di Marco Pannella in tanti anni di politica di serie B, tra presunti "scioperi della fame" e "mignotte antelitteram" in Parlamento prima della Minetti.

    Non aggiungo altra vista la scarsa stima che ho del personaggio e della sua politica da quattro soldi, facendo spesso e volentieri l'avvocato delle cause perse solo il gradimento di qualche lobby, dal momento che non li ho mai sentiti spendere una parola per la Palestina o per il Sudafrica.

    Ciao a tutti
    Salvatore

    RispondiElimina
  8. Sintesi ancora più stringata è porsi -ancora una volta- l'antico quesito "Guardare il dito (nel caso Pannella) o la luna (l'orrida situazione carceraria)"....

    Grazie del tuo passaggio e ancora auguri Gio' :)

    RispondiElimina
  9. Tantissimi auguri di buon Natale a te e ai tuoi cari. :)

    RispondiElimina
  10. Giò, ho letto gli articoli e, visto che ho sensibilità per il problema "carceri" anche se non ci sono mai stata, ammetto il coraggio del canuto che sembra rinco, ma sa, ed è un vivo souvenir di tempi passati, molto più produttivi di quelli attuali.
    Grazie. Ti abbraccio.
    Sabina

    RispondiElimina