mercoledì 2 gennaio 2013

Verso la distruzione o il cambiamento

Il Simplicissimus

L’anno appena trascorso è stato un po’ il punto di svolta nella distruzione del pianeta e della impossibilità di raggiungere accordi consistenti sulla riduzione dei gas serra e sulle altre devastazioni ambientali: da una parte le conseguenze sono divenute più evidenti, dall’altra diventa sempre più chiaro che non solo dagli incontri tipo Doha o Rio non si riesce a cavare un ragno da un buco, ma che i singoli governi, specie quelli occidentali privatizzano, riducono le aree protette, investono di meno nel tentativo di arginare il disastro, si dedicano a promuovere e in qualche caso finanziarie nuove tecniche estrattive micidiali per l’ambiente e di incerto risultato, al solo scopo di non deprimere i mercato o le lobby a cui sono collegati.

Sapete, dire che che nel 2012 lo scioglimento dei ghiacci artici è arrivato in anticipo di 13 giorni può fare pochissima impressione, citare le previsioni di aumento medio delle temperature può sembrare la solita solfa perché dopo tutto il pianeta ha sempre avuto oscillazioni climatiche notevoli persino in epoche storiche . Però se proviamo a dire queste cose in altro modo forse la cosa ci apparirà sotto un altro aspetto: l’anno scorso la siccità in Nord america e in varie parti dell’Eurasia ha ridotto la produzione agricola del 2,6% costringendo molti stati a ricorrere alle riserve, alcune risorse alimentari, in particolare marine, come quella del tonno, sono state dichiarate ufficialmente in via di estinzione. Sono comparse nuove malattie delle piante, mentre anche insetti e uccelli cominciano a diminuire cosa che non ci priverà del canto della cinciallegra, ma coinvolge profondamente i cicli vitali e dunque anche ciò che la terra è in grado di produrre. Ecco il fatto è che l’aumento delle temperature così rapido a causa delle attività antropiche ci espone a fenomeni estremi con conseguenze molto più gravi di quelle che non sia possibile ricavare dai numeri. (segue)

6 commenti:

  1. Siamo più di 6 miliardi,prima che finisca il secolo probabilmente gli abitanti saranno raddoppiati,crescita,sviluppo,tutto sarà con molta probabilità insostenibile.

    Buon anno,ciao

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  2. Questo è il vero, unico TEMA del secolo. Ma il Pianeta lo do per morto. Considera l'arretratezza del pensiero umano e la sua enorme potenza tecnologica, incontrollata. Considera che sarà impossibile convincere i miliardi di poveri, indiani, cinesi, brasiliani ecc.ecc. che ora devono smettere di imitarci perché altrimenti il Pianeta ( come lo conosciamo ) si sfascia: stop ai consumi crescenti, niente consumi voluttuari, automobili,tre televisori per casa ecc.ecc.. Considera che l'economia del Pianeta è in mano totalmente a pochi pazzi straricchi e affamati di ricchezza sempre maggiore; chi li ferma? Non riusciamo nemmeno a far smettere i giapponesi di ammazzare balene per farne cibo per gatti! O pescecani per la pinna, i tigri per la bile. Queste assolute opere d'arte vengono ridotte a putrefazione.Accidenti a loro!
    Dunque? La risposta in un mio prossimo post! Si intitolerà " Verso la dittatura dei Santi" ....
    Comunque, Buon Anno giovanottina!

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  3. Ivo,
    per me (e non solo) la situazione è 'già' insostenibile
    ma loro fanno come se tutto fosse un percorso normalissimo..
    un saluto e auguri a te!

    Paolo
    attendo il tuo post..
    augurissimi anche a te!

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  4. ♥ ♥ Giovanotta... ma sai che sei MI TI CAAAA !!!

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  5. Ottimo post!
    Purtroppo è così, nel 2012 abbiamo buttato al vento molte occasioni.
    Come al solito, è il denaro che regola il mondo, e con un sistema che impone l'aumento dei consumi, difficilmente si cambierà la tendenza.
    A presto!

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  6. non vogliamo Monti detestiamo Berlusconi e Lega. ecco per andare al Governo dovremmo essere un partito di sinistra unito forte con programmi chiari. invece club e casini. colori grigi e arcobaleni. ma cosa siamo ?

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