Non metterò la foto del bimbo sulla spiaggia di Bodrum... (ma fa bene il Manifesto a metterla sull'edizione di domani). Aggiungo solo il link al breve video del ragazzino siriano (che ha gli occhi come quelli di mio nipote..) il quale, bloccato a Budapest come tanti suoi connazionali in fuga, chiede solo pace per il suo paese perché così nessuno poi vorrà andare via...
E' ora di reagire, anzi siamo molto in ritardo.
È arrivato il momento di decidere da che parte stare.
È vero che non ci sono soluzioni semplici e che ogni cosa in questo mondo è sempre più complessa.Ma per affrontare i cambiamenti epocali della storia è necessario avere una posizione, sapere quali sono le priorità per poter prendere delle scelte.
Noi stiamo dalla parte degli uomini scalzi.
Di chi ha bisogno di mettere il proprio corpo in pericolo per poter sperare di vivere o di sopravvivere.
E’ difficile poterlo capire se non hai mai dovuto viverlo.
Ma la migrazione assoluta richiede esattamente questo: spogliarsi completamente della propria identità per poter sperare di trovarne un’altra. Abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei tuoi figli dentro ad una barca, ad un tir, ad un tunnel e sperare che arrivi integro al di là, in un ignoto che ti respinge, ma di cui tu hai bisogno.
Sono questi gli uomini scalzi del 21°secolo e noi stiamo con loro.
Le loro ragioni possono essere coperte da decine di infamie, paure, minacce, ma è incivile e disumano non ascoltarle.
La Marcia degli Uomini Scalzi parte da queste ragioni e inizia un lungo cammino di civiltà.
E’ l’inizio di un percorso di cambiamento che chiede a tutti gli uomini e le donne del mondo globale di capire che non è in alcun modo accettabile fermare e respingere chi è vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche che siano. Non è pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa lottare contro quelle ingiustizie.
Dare asilo a chi scappa dalle guerre, significa ripudiare la guerra e costruire la pace.
Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, significa lottare per i diritti e le libertà di tutte e tutti.
Dare accoglienza a chi fugge dalla povertà, significa non accettare le sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione delle ricchezze.
In centinaia cammineremo scalzi fino al cuore della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica.Venerdì 11 settembre lanciamo da Venezia la Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi.
Ma invitiamo tutti ad organizzarne in altre città d’Italia e d’Europa.
Per chiedere con forza i primi tre necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali:
- Certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature
- Accoglienza degna e rispettosa per tutti
- Chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti
- Creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino
Primi firmatari:
Lucia Annunziata, Don Vinicio Albanesi, Gianfranco Bettin, Marco Bellocchio, Don Albino Bizzotto, Elio Germano, Gad Lerner, Giulio Marcon, Valerio Mastandrea, Grazia Naletto, Giusi Nicolini, Marco Paolini, Costanza Quatriglio, Norma Rangeri, Roberto Saviano, Andrea Segre, Toni Servillo, Sergio Staino, Jasmine Trinca, Daniele Vicari, Don Armando ZappoliniPer adesioni: donneuominiscalzi@gmail.com
Appuntamento per la manifestazione di Venezia
11 settembre, ore 17.00, Piazza Santa Maria Elisabetta al Lido di Venezia
E' nobile ciò che scrivi,ma la fuga non è una soluzione,bisogna aiutare le nazioni come la Siria, la Turchia ecc. che combattono le brigate nere dei tagliagole islamici senza pretendere,però, di portare le nostra democrazia,perche quei popoli non la vogliono.
RispondiEliminaCiao,fulvio
siccome quelle persone sono già fuggite (cosa che farei anche io se mi bombardassero o se stessi morendo di fame..) il problema è 'che fare' ora, noi abitanti dell'Europa, in attesa che i governi si muovano..
RispondiEliminaciao
oltre a quella di Venezia, parecchie manifestazioni si stanno organizzando in varie città italiane, Milano, Roma, Torino, Genova, Salerno ecc. : gli eventi su facebook e notizie in rete digitando "Marcia delle donne e degli uomini scalzi"!
RispondiEliminaSenza contare tutti quei profughi che muoiono in mare per raggiungere le coste europee.
RispondiEliminaQuesto bambino ha dimostrato una maturità impensabile! Ha dato una lezione a molti!
RispondiEliminasai cos'è che mi fa inc...are???
RispondiEliminae' bastato pubblicare la foto di un bimbo morto sulla spiaggia per risvegliare le coscienze di tutti...come se fosse il primo che muore in modo orrendo...
La faremo anche noi a Firenze la marcia delle donne e degli uomini scalzi. Ciao! Grazie delle visite!
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